DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

I NOSTRI DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

Tra strade sconnesse e natura alla riscossa, sogniamo i nomadi, inseguiamo le renne e cavalchiamo le onde. Una doccia sotto le stelle, l'immensità da contemplare e la bussola puntata verso le emozioni per non perdere la retta via.

martedì 1 settembre 2009

CROAZIA - AGOSTO 2009

DIARIO DI VIAGGIO IN CAMPER IN CROAZIA:

DALLA VALLE D'AOSTA ALLA CROAZIA, ATTRAVERSO SVIZZERA E DOLOMITI

3.530 km
28 giorni

Sabato 1° agosto: 200km; Milano - Torgnon (Valle D'Aosta)

Lasciamo Milano il più in fretta possibile: non vediamo l’ora di rivedere i bambini, dai nonni ormai da un mese.

Un paio d'ore e siamo a Torgnon: riabbracciamo i figli e con l’equipaggio al completo diamo ufficialmente il via alle vacanze.



Domenica 2 agosto: 300km; Torgnon - Sedrun (CH)

La meta è la Croazia, ma temiamo che 500km di A4, compreso rischioso attraversamento di Milano in una giornata da bollino rosso, potrebbero spezzare la magia del viaggio.



Preferiamo puntare a Nord, che sa più di avventura: cominciamo con una merenda a base di enormi panini di malga al Passo del S Bernardo, passiamo Martigny, Sion, Brig e arriviamo all’area sosta di Sedrun, gratuita! con “offerta libera” per la corrente. Siamo nel mondo dei sogni.

Lunedì 3 agosto: 400km; Sedrun - Rasun (Val Pusteria)

Procediamo più lentamente del previsto perché scopriamo che la strada ci riserva 400km tutti di curve e tornanti: navighiamo tortuosamente su e giù, salendo e scendendo da una serie di passi alpini, meravigliandoci di quanti valichi si debbano oltrepassare per attraversare la Svizzera e una punta di Austria, prima di rientrare in Italia dal Passo di Resia. 

Nella splendida Val Pusteria troviamo una magnifica sistemazione nel campeggio di Rasun, nella Valle di Anterselva: campeggio a 3 stelle, al quale noi personalmente ne riconosciamo almeno 5. Io e Nadia ci facciamo “la piega” sedute sulle poltrone di pelle davanti a specchi giganti nella “stanza dei phon”, come in un salone di bellezza. I bambini corrono a sgranchirsi tra i vialetti, fermandosi a chiacchierare con una bionda bimbetta tedesca. Nadia torna tutta contenta a dirmi che hanno parlato moltissimo ..in inglese! Non so cosa avrei dato per poter sentire i loro discorsi. Carlo ci raggiunge raggiante: ha parlato anche lui! ci dice. 

“Davvero tesoro? Cos’hai detto?” 

“I’M FIVE!” scandisce orgoglioso. E io me lo abbraccio e sbaciucchio tutto.


Martedì 4 agosto: 0km; Rasun

Un cartello all’ingresso di Rasun annuncia: “Rasun: il paese amico dei bambini e delle bambine”. Ci sembra un invito da cogliere: questo posto merita decisamente una visita. 

Esploriamo i dintorni in bicicletta, pranziamo con polenta e funghi in una festa in piazza, ci attardiamo al parcogiochi, ci imbattiamo in un’inaspettata esibizione della banda musicale e concludiamo con un tuffo in piscina.




Mercoledì 5 agosto: 80km; Rasun - Sesto (Val Pusteria)

Ci godiamo questa giornata di sole e temperatura perfetta visitando il Castello di Monguelfo e facendo il giro del Lago di Braies.


Con nostra sorpresa i bambini camminano meravigliosamente per ore, felici e contenti. Per la notte siamo all’area sosta di Sesto.

 


  








Giovedì 6 agosto: 86km; Sesto - Misurina (Auronzo di Cadore)

Circondati da paesaggi così seducenti, non riusciamo a fare tappe lunghe. Ogni manciata di km viene voglia di fermarsi di fronte a qualche spettacolo della natura. Da Sesto ci spostiamo a Santo Stefano di Cadore e quindi al Lago di Misurina e cediamo di nuovo volentieri alla tentazione di un’altra sosta di fronte a questi luoghi irresistibili. 

Il campeggio “Alla Baita” ha solo 1 stella, ma, nonostante i servizi obiettivamente essenziali, lo troviamo in realtà particolarmente bellino, accogliente, vivacemente animato da gente con il fascino dei veri alpinisti, che scrutano le vie sulle Tre Cime di Lavaredo, riempiono e disfano zaini, puliscono l’attrezzatura e riordinano le corde. Ci piace anche solo guardarli. Per noi giro in bici del Lago di Misurina e relax.
 

Venerdì 7 agosto: 0km; Misurina

Visto come camminano volentieri i bambini, proviamo a lanciarci su una gita “lunga” (400 m dislivello): percorriamo l’intero sentiero delle trincee tra il Monte Piana e il Monte Piano e visitiamo con cura il museo storico all'aperto, allestito in un tendone sul prato, ricco di ritrovamenti e documentazioni di guerra.


Nonostante le 4 ore di cammino (tra andata e ritorno), Carlo e Nadia insistono con determinazione perché non si trascuri nemmeno un metro di trincea. 

Scopriamo che Carlo adora tenere in mano la cartina: con l’ambita mappa in suo possesso, nulla sembra possa fermarlo. Studia concentratissimo, per lunghi minuti, le linee e i tratteggi, poi si illumina ispirato e indica una direzione. Saltuariamente corretto da Daniele, che ne approfitta per insegnargli a riconoscere ometti e bollini sulle pietre, ascolta attento e noi gli lasciamo volentieri tutto il tempo per orientarsi e guidarci. 

 


Nadia intanto osserva i fiori, fa amicizia con le farfalle e trova – in mezzo a un milione – il sassolino magico a forma di cuore, proprio come quando, a casa, camminando verso scuola, improvvisamente accelera, si china e raccoglie un quadrifoglio, visibile solo a lei anche a due metri di distanza. Ogni tanto ci tocca fare un giro ampio o addirittura tornare indietro di qualche passo, perché è certa di aver visto un nanetto nascondersi dietro a un sasso. Se non fosse per lei, a noi tutti questi preziosi incanti resterebbero tristemente ignoti. 

Sabato 8 agosto: 0km; Misurina

Sull’onda del successo della passeggiata di ieri, affrontiamo con entusiasmo un’altra escursione. 

Dopo essere saliti comodamente in seggiovia al Rifugio Col De Varda, seguiamo il sentiero che ci porta alla Forcella Maraia, dove sorge il Rifugio Città di Carpi (2.110m; 350m dislivello), abbracciato alle spalle dalle guglie dei Cadini di Misurina.






Domenica 9 agosto: 383km; Misurina - Selce (Croazia)

Ad una settimana dall’inizio delle vacanze ci rendiamo conto che maschere, pinne e scarpette da scogli, accuratamente riposte nel gavone, rischiano di non servirci granché: di questo passo potremmo non arrivare mai a vedere il mare. 

Approfittiamo della giornata grigia perché il distacco dalla montagna sia meno doloroso e affrontiamo una tappa “vera”: Misurina - Tolmezzo - Udine - Gorizia e quindi eccoci in Croazia, dove passiamo Fiume e troviamo da dormire nell’autocamp Selce. 
Siamo al mare! A colpo d'occhio non ci colpisce però nulla di particolarmente bucolico, da invogliarci a fermarci qui.


Lunedì 10 agosto: 25km; Selce - Senj



Di primo mattino riprendiamo la strada per cercare luoghi più ameni. La costa offre scorci di scogliere e spiagge, ma anche paesi con i segni della guerra ancora ben visibili sulle facciate mitragliate delle case. 
A Senj, sistemati nell’autocamp Kozica, facciamo il primo bagno in mare! L’acqua è freddissima, ma di una trasparenza brillante. 


Martedì 11 agosto: 233km; Senj - Tisno (Isola di Muster)


Sfruttando la facilità dei collegamenti via ponte, ci spostiamo sull’isola di Muster (autocamp Hostin a Tisno) dove passiamo un altro pomeriggio a mollo in un mare cristallino, prima di rilassarci sotto la veranda con la cartina stesa sul tavolo per valutare la prossima tappa nel nostro procedere lungo la costa.



Mercoledì 12 agosto: 60km; Isola di Muster - Primosten


A Primosten troviamo un campeggio strepitoso, pieno di tedeschi, olandesi e austriaci, ovvero garanzia di quiete e ordine. Le piazzole sono ben delimitate come piace a noi, l’ombra abbondante e i servizi pulitissimi. 

Andiamo a dare un’occhiata al mare ed è un paradiso: la spiaggia (spiaggia privata del campeggio) non è per nulla affollata, alterna scogli e sassolini bianchi, affacciandosi su una baia ricca di pesci, che invita a nuotate idilliache, con la solita acqua caraibica, che non è nemmeno fredda! 



Facciamo il pieno di bagni, una lunga doccia confortevole, cena all’aperto con frutta e verdura fresca, prese al negozietto del campeggio, e quindi apriamo la cartina stradale valutando la rotta. 

Carlo si blocca in piedi e ci fissa serio: “Ascoltate la mia idea!” esclama “Questo è il campeggio più bello con il mare più bello. Stiamo qui punto e basta!” Più che un’idea, sembra un ordine, ma ci fa comunque sorridere e in fondo è un programma che va bene anche a noi. 

 



13 - 14 - 15 - 16 agosto: 0km! Primosten


Ci godiamo pienamente Primosten, mare mare mare. 


 











I bambini vivono in acqua. Nadia, che nuota come un pesciolino, si cimenta nelle “immersioni” dimostrando una notevole acquaticità. Impara presto a tapparsi il naso e soffiare per compensare e scende fino a tre metri. Entusiasta di questa scoperta, passa il tempo sott’acqua, mandandomi in ansia ogni volta che la perdo di vista. Carlo la segue con pinne e braccioli. 

 


La sera sorseggiamo birra sotto la veranda, mentre, in assenza di televisione, i bambini ci intrattengono con i loro “spettacoli”: ne mettono in scena uno diverso ogni giorno, inventandosi trama e costumi con l’affascinante fantasia di questa età. 

  

E pensare che in ufficio c’è chi si lamenta di non poter usare il cellulare aziendale all’estero! Sarei qui ad ascolatere e rispondere ad sms e messaggi in segreteria di colleghi e clienti. Che incubo! Per telefonare a casa abbiamo risolto con una banale e convenientissima tessera telefonica per le cabine pubbliche, che si trovano ovunque. Ma davvero, dov’è il problema?

 

Lunedì 17 agosto: 340km; Primosten - Dubrovnik


Lunedì 17 concordiamo che è ora di spezzare la routine a base di mare, pranzo, nanna, mare, cena, nanna. 
Ripartiamo, passiamo con facili controlli il breve tratto di costa bosniaca, rientriamo in Croazia e in poche ore siamo a Dubrovnik. 


Dedichiamo la giornata a visitare il meraviglioso centro storico e camminare lungo le imponenti mura, ammirando dall'alto i tetti rossi e infilandoci nelle torrette di controllo. La sera ci concediamo il lusso di una cena al ristorante. Città splendida e splendidamente conservata!

 

Martedì 18 agosto: 100km; Dubrovnik - Omis

Risaliamo la costa per fare altre tappe di mare: passiamo la Riviera di Makarska e ci fermiamo ad Omis, di fronte all’isola di Brac. Il mare e la spiaggia sono invitanti come sempre e nuotiamo piacevolmente.

Il campeggio però è meno bello di quello di Primosten e tutti rimpiangiamo i servizi comodi e puliti e la fitta vegetazione che offriva privacy e freschezza e così… decidiamo che domani si torna a Primosten!

Mercoledì 19 agosto: 78km; Omis - Primosten

Ci ripresentiamo alla reception sentendoci ormai “di casa” e otteniamo una piazzola ancora più bella della precedente. Gonfiamo il canottino, apriamo la veranda, stendiamo gli asciugamani e …mare, mare, mare!


20 -21 agosto: 0km; Primosten


Alterniamo vita da campeggio, alla quale tutti danno il loro contributo, e vita da spiaggia.




   


A furia di bagni, bagni e bagni, Carlo ha acquisito rapidamente confidenza con l'acqua e dichiara di voler togliere i braccioli, no ci ripensa, facciamo uno solo. Si butta, sgambetta, testa la situazione e mi comunica con gran soddisfazione che è tutto ok! 

Forte del suo successo, il giorno dopo toglie anche l’altro bracciolo. Gli basta sentire il contatto di una mano (senza attaccarsi) per seguirci fino alla boa senza timore. 


Nuotiamo, raccogliamo gusci di riccio (rigorosamente solo gusci vuoti!), andiamo a caccia di conchiglie e scopriamo che questa settimana (alta stagione) il campeggio ha addirittura un’insolita “baby dance croata”, organizzata al di là dell’ingresso, lontana dalle piazzole per evitare il disturbo alla quiete e che comunque alle 21:30 finisce. Lo stile di questo campeggio si conferma molto tedesco. Ci piace!

  


Sabato 22 agosto: 8km; Primosten Città Vecchia

Facciamo un viaggione di 8 km per visitare la città vecchia, pittoresche casette bianche dai tetti rossi, stipate l'una sull’altra, su una piccola penisola adagiata in un golfo incantevole. In un vicolo da cartolina, caschiamo in un ristorantino spettacolare: calamari fritti, calamari arrosto e cotolette con patatine fritte! 


Domenica 23 agosto: 0km; Primosten

Ancora Primosten! Ancora mare! Oggi c’è vento e a tratti il è mare appena un pò mosso, per cui lo sport del giorno è il salto delle "onde". Nadia è perennemente in acqua. 

Carlo, titubante, non vuole però rimettere i braccioli dei quali si è così orgogliosamente liberato.

Si fa coraggio, propone un solo bracciolo, "gonfio gonfio però", il boccaglio, che pare avere anche poteri galleggianti, e segue Nadia con fiducia. Riemergono per sera, centrifugati, con la pelle bruciata da sole, sale e sassi.


Lunedì 24 agosto: 230km; Primosten - Grabovac (Parco nazionale Plitvicka)

Soddisfatti del mare, ci spostiamo per un’ultima tappa verso l’interno. Nonostante i km siano relativamente pochi, gli autogrill dotati di ampi parcogiochi diventano soste obbligate, e solo verso il tardo pomeriggio entriamo nel Parco Nazionale Plitvicka Jezera. 

Passiamo la notte in un campeggio a Grabovac in ambiente quasi montano: ci sono pochissimi turisti e, come cala il sole, la temperatura scende ad 8°C! Sembra un altro mondo!





Martedì 25 agosto: 10 km; Grabovac - Laghi di Plitvice

Camminiamo, camminiamo e camminiamo tra passarelle di legno a pelo d’acque e sentieri ben segnalati attorno ai Laghi di Plitvice. 





Fiumi, laghi, fitte foreste, calme anse ricche di pesci e poi improvvisi turbolenti torrenti, che si gettano dalle rocce lungo cascate fragorose che sfociano nei fiumi. Noleggiamo una barca a remi per esplorare le zone non raggiungibili a piedi, scoprendo angoli appartati e stupendi.

 


Mercoledì 26 agosto: 387km; Plitvice (HR) - Grado (IT)

Affrontiamo l’inevitabile rientro in Italia: la colazione "on the road", che richiede qualche piccolo spirito di adattamento, per accontentare Carlo e non disfare il letto; una pausa per nutrire un gattino randagio, per non turbare la sensibilità di Nadia, e arriviamo in frontiera.

 

Contiamo gli spiccioli croati, rimasti nel portafoglio, per spenderli prima di varcare il confine: 39 kune (circa 4 €). Daniele, forte della sua autorevolezza di capo famiglia, senza esitazione ne scambia 30 per 3 lattine di birra. Ne restano 9: una miseria. Cosa si può prendere?  Nadia chiede un gelato (Carlo l’aveva già mangiato dopo pranzo), ma il più piccolo costa 10 kune. Frughiamo in tutte le tasche alla ricerca di un’ultima monetina che possa esserci sfuggita, ma non salta fuori nulla. Quando la speranza sembra persa, Carlo si arrampica sul suo letto ed estrae da sotto il materasso una monetina da 2 kune, che aveva trovato per terra qualche giorno prima. L’aveva tenuta, ci spiega, “Per quando sarò grande e forse tornerò in Croazia” e quindi la porge a Nadia, che fa salti di gioia per l’inaspettato lieto fine della caccia al tesoro. “Mamma sono commosso” mi dice Carlo, “perché non ero mai stato così bravo”. 

A Grado ci fermiamo in un campeggio con piscina e pizzeria, per la gioia di tutti. 


Giovedì 27 agosto: 0km; Grado

È giovedì e possiamo permetterci ancora un giorno di relax: scopriamo che la laguna, certo meno adatta alle nuotate stile Croazia, è però ricca di affascinanti paguri e granchi, che raccogliamo con impegno e metodo (e poi rigorosamente liberiamo!), muniti di secchiello e paletta, fino al tramonto.

 


Venerdì 28 agosto: 403km; Grado - Milano

Venerdì pomeriggio rientriamo a Milano con la serenità di avere un intero weekend per sistemare e riordinare camper e bagagli, prima di re-immetterci nel vortice della quotidiana frenesia. D’altra parte, in un mese di vacanza, tra mare e montagna, in quattro, se ne sporca di roba ..speriamo di poter avere sempre valanghe e valanghe di cose da pulire!


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