DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

I NOSTRI DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

Tra strade sconnesse e natura alla riscossa, sogniamo i nomadi, inseguiamo le renne e cavalchiamo le onde. Una doccia sotto le stelle, l'immensità da contemplare e la bussola puntata verso le emozioni per non perdere la retta via.

venerdì 15 dicembre 2017

DOLOMITI VAL DI FASSA - DICEMBRE 2017

DIARIO DI VIAGGIO IN CAMPER: SETTIMANA BIANCA IN VAL DI FASSA SANT'AMBROEUS E IMMACOLATA TRA LE DOLOMITI


Un impegno di lavoro in Veneto mercoledì 6 dicembre segna il destino. Inutile tornare a Milano alla vigilia di Sant'Ambrogio, meglio farsi raggiungere da Daniele e ragazzi. Vado loro incontro verso la A4, lascio la macchina in un parcheggio a Sirmione all'uscita dell'autostrada e, con una sincronizzazione perfetta, 10 minuti dopo salto a bordo del camper. Per cena siamo a Canazei. Il lavoro "di campo"  ha dei vantaggi (appuntarselo). 
Al mattino il Passo Pordoi si presenta con neve fresca, cielo azzurro e clima ottimale. Mettiamo gli sci e facciamo la pista verso Arabba prima ancora di comprare gli skipass per risalire. Dà soddisfazione. 


Sciamo lungo piste perfettamente innevate, ai piedi del Sassolungo e del Sassopiatto, aggirando il Piz Boè e ammirando Marmolada e Gruppo del Sella in lontananza. Cioccolata calda e mega strudel con panna ci danno la carica per proseguire fino a quando il sole scompare dietro le montagne e la temperatura cala di botto.

Giovedì sera comincia un arrivo ininterrotto di turisti; il Campeggio Marmolada si riempie all'inverosimile e venerdì 8 dicembre orde di sciatori assalgono la partenza dell'ovovia fin dal primo mattino. Oltretutto il tempo è decisamente cupo.


Ci incamminiamo in direzione opposta alla ressa, superando Alba di Canazei, lungo il sentiero invernale che porta al Ciampac, facciamo gli "angeli" nella neve fresca, vediamo un cerbiatto nel bosco e per pranzo siamo sul camper a riscaldarci. Il pomeriggio passa tra nanna e tè caldo, al tramonto ci perdiamo tra le luci natalizie di Canazei by night e, quando fuori ormai nevica abbondantemente, ci chiudiamo nella nostra casetta a guardare un film.

Abbiamo da poco scoperto "Amazon prime video" e il primo cinema on-board ci emoziona! C'è un tempo da lupi, un vento che sbatte il camper tutta notte; bisogna affrontare una vera e propria bufera per raggiungere i servizi. 


Il vento però pulisce il cielo e sabato mattina la giornata è gelida ma splendida. Lasciato il Campeggio Marmolada, ci avviamo verso il Passo San Pellegrino. Sulla salita al passo, con pendenza del 14% e neve ghiacciata a terra, le gomme (non termiche) si rifiutano di proseguire. Mettere le catene a -17°C è un compito da uomini e sono immensamente felice di avere un figlio che pare addirittura divertirsi, in modo che a me non tocchi nemmeno il ruolo di assistente. 



Raggiunto il passo, parcheggiamo al centro fondo Alochet: una meravigliosa pista di sci da fondo ci conduce attraverso boschi, vallate immacolate, ruscelli in lotta contro il ghiaccio che avanza e baite incantevoli, in letargo in attesa della primavera, nel silenzio ovattato di bianco. 

Quando il freddo ci entra nelle ossa, ci rimettiamo in viaggio: visitiamo Moena, dietro suggerimento della bisnonna, che aveva trascorso lì una vacanza di molti anni fa, e proseguiamo verso l'autostrada del Brennero. "Mi raccomando non dimentichiamoci la macchina della mamma!" Usciamo a Sirmione, dove capitiamo per caso in una pizzeria eccezionale (pizzeria "Basilico"), ma la bontà della pizza non basta ad evitare che, con la fine della vacanza, comincino inesorabilmente a riaffiorare gli incubi quotidiani. Ho un volo lunedì mattina, devo preparare i bagagli, bisogna fare la spesa, martedì è prevista pioggia, Carlo deve andare all'idroscalo in bicicletta, prendere il regalo per la festa di Marta e trovare chi lo accompagni, sarò via per la riunione del pagellino, Daniele deve consegnare le lanterne, mercoledì si accavallano due impegni che non so come gestire, una scadenza che non so come rispettare, forse i nonni possono portare Nadia dal dermatologo, no Nadia si arrangia, fantastico, portano Carlo a canottaggio, non ho ancora pagato quelli della caldaia, Carlo vuole che lo interroghi in inglese, in Veneto è andata bene e giovedì si bissa, ottimo, rientro dalla Sardegna mercoledì sera, non riesco a passare dall'ufficio a prendere il materiale, potrà portarmelo a casa Clara? tra 15 giorni è Natale, mi mancano quasi tutti i regali, magari qualcosa faccio in tempo a prendere su internet, però tesoro torniamo a casa presto mi sta venendo l'angoscia. 

"No, papá! È l'ultima notte in cui possiamo dormire bene!" se ne esce Nadia. Daniele quasi si ingozza dalle risate. "Bene" per lui è il materasso di casa, ma come si fa a negare un desiderio ad una figlia sedicenne che ci concede ancora (saltuariamente) il privilegio della propria presenza? Passiamo quindi un'ultima notte tranquilla nell'area camper di Sirmione, domenica mattina beviamo il caffè al centro nautico e passeggiamo sul lungolago sotto un leggero nevischio. Recuperata l'auto (partita al primo colpo nonostante 4 notti al gelo - che macchina splendida - l'auto aziendale è una gran bella cosa, appuntarsi anche questo), arriviamo presto a Milano. Accendiamo le luci del presepe, dell'albero di Natale e quelle sul balcone, mettiamo la "Christmas Playlist" di Nadia e all'improvviso non mi ricordo più cos'è che mi stesse tanto angosciando. Tra un paio di settimane si riparte. Che angosce potranno mai esserci?! finché il motore si avvia

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