DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

I NOSTRI DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

Tra strade sconnesse e natura alla riscossa, sogniamo i nomadi, inseguiamo le renne e cavalchiamo le onde. Una doccia sotto le stelle, l'immensità da contemplare e la bussola puntata verso le emozioni per non perdere la retta via.

giovedì 21 luglio 2022

VAL D'AOSTA - GIUGNO 2022

PONTE DEL 2 GIUGNO IN VAL D'AOSTA: 

CHENEIL - BIONAZ - GRESSONEY


Il 2 giugno offre ben 4 giorni di ponte! Carlo si sente ormai in vacanza e non ha scurpoli a saltare la scuola. Nadia, in piena sessione di esami, ha bisogno di uno stacco. Il camper è fermo da troppo tempo. Si parte!

Mercoledì sera siamo già parcheggiati a Cheneil e giovedì mattina ci incamminiamo presto verso il Monte Roisetta sotto una leggera pioggerella. A 3.000m le gocce d’acqua si trasformano in fiocchi di neve. Più saliamo, più nevica fitto e tira vento. La sorpresa di una bufera a giugno ci mancava! Le nuvole si infittiscono, la visibilita è pessima. A 300m dalla vetta rinunciamo. 
 

Sulla via del ritorno improvvisamente il cielo si schiarisce, ci mostra la cima della Roisetta pulita e invitante. Che beffa! Pazienza, ci consoliamo ammirando lo spettacolo di un arcobaleno che in un attimo trasforma un mondo in bianco e nero in un’esplosione di colori.


Per la notte ci spostiamo a Torgnon a fare una sorpresa al nonno che compie gli anni. Veniamo calorosamente coccolati e riccamente nutriti nel “ristornante della nonna” sempre aperto, senza bisogno di prenotazione. Una certezza.

Venerdì il tempo è peggio del giorno precedente. Pioggerella insistente e nessuno spiraglio di schiarita. Andiamo a Bionaz per una passeggiatina adatta al meteo: parcheggiamo alla diga di Place Moulin, camminiamo lungo il lago (spaventosamente secco, da cui si vede emergere il canyon scavato dal torrente, di solito ben sommerso dalle acque) e per pranzo siamo al Rifugio Prarayer a dare un senso alla giornata. 

Le previsioni meteo per sabato sono finalmente belle e andiamo a Gressoney-La-Trinitè dove passiamo la notte nell’area di sosta in fondo al paese: comoda, pianeggiante, con vista sul Rosa, a due passi dall’alimentari dove ci riforniamo di prodotti tipici. E addirittura gratuita fino al 15 giugno! Ci va di lusso.

Di primo mattino partiamo, sotto un cielo ancora nuvoloso e qualche goccia di pioggia, verso la Ferrata delle Guide. Come da previsioni, esce presto il sole e in un attimo rocce e fune si asciugano. Dopo pochi passaggi mi demoralizzo parecchio. Sto facendo davvero molta fatica. Trovandomi in difficoltà in vari passaggi per me ostici, comincio ad usare la longe, oltre al kit da ferrata ovviamente, per una doppia assicurazione. Solo una volta rientrati sul camper mi faranno notare che la relazione sul sito di ferrate365 esordisce dicendo che “Sotto l’aspetto prettamente atletico, la Ferrata delle Guide di Gressoney è probabilmente la ferrata più impegnativa d’Italia”. Mi rincuoro. Qualche ragione ce l’avevano le mie gambe a tremare. 

Comunque, tirando e appendendomi senza ritegno e senza grazia, arrivo anch’io al ponte tibetano dove, per chi non ce la fa più, c’è una via di fuga che permette di raggiungere la cima lungo il sentiero. 
Io e Daniele prendiamo la via di fuga. I ragazzi proseguono per gli ultimi 50m di parete – definita dalla relazione “impressionante parete strapiombante estremamente difficile”. Li osserviamo avanzare sicuri e veloci. Pare non facciano alcuna fatica. Beata gioventù.

Ci ritroviamo insieme in vetta. La via esce su un meraviglioso pianoro fiorito con il Monte Rosa di fronte a noi (avvolto da un cappello di nuvole) e le pittoresche Baite Bodma in posizione idilliaca. 
  

Il meteo si è stabilizzato su sole pieno e caldo e tornati a valle le sdraio in riva al torrente, i piedi in acqua, i prati colorati sono una scena da sogno.

Relax, merenda a base di squisiti dolcetti tipici al miele, comode operazioni di carico-scarico ed arriva il momento di rientrare alla base, con qualche vescica sulle mani, i muscoli indolenziti e una bella vacanza da ricordare.

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