ROMANTISCHE STRAßE:
la famosa Strada Romantica, itinerario per eccellenza a misura di camper, tra paesi ricchi di storia e suggestivi colori autunnali.
31 ottobre: un tattico ponte “dei morti” permette 4 giorni comodi di ferie, ma piove da est ad ovest su tutto il nord Italia, Svizzera e Austria! Decidiamo di raggiungere la Germania: danno neve fitta al passo del Maloja e non abbiamo ancora messo le gomme da neve; non volendo trovarci costretti a mettere le catene, puntiamo ad est.
Partiti da Milano in serata sotto la pioggia, arriviamo a Vipiteno a notte fonda ancora sotto la pioggia. Dormiamo nell’autocamp in autostrada e ci svegliamo sotto la pioggia. Passiamo il Brennero e attraversiamo l’Austria sotto la pioggia. Perseveriamo verso nord mentre da casa ci prendono in giro: “Proseguite proseguite che nella steppa russa oltre gli Urali c’è il sole”.
Quando abbiamo quasi perso le speranze, arriviamo a Fussen e il cielo si schiarisce! Il giovane e strampalato re ragazzino Ludovico II (chiamato in tedesco anche "Re delle fiabe"), ha sfruttato il regno per realizzare il proprio perfetto set dove ambientare fantasticherie e sogni ad occhi aperti, circondato dai suoi eroi immaginari.
Lo stravagante castello di Neuschwanstein sembra uscito da un cartone animato (ed appare infatti nel trailer di Walt Disney), così ricco di pinnacoli asimmetrici, guglie dall’aspetto morbido, torri e torrette fantasiose, che si fa fatica a credere che sia reale.
Lo Schloss Hohenschwangau, detto anche Castello Giallo, ha un giardino che sembra un parco e una finestra che guarda verso il Neuschwanstein, dalla quale Ludovico II poteva seguire i lavori di costruzione del suo capolavoro.
Vissuto come in un mondo di sogni, ha prosciugato velocemente le casse dello stato, lasciando però una preziosissima eredità alla storia dell'arte e all'architettura. Dopo i racconti sulla sua stravaganza, non stupisce neanche troppo venire a sapere che sia morto in circostanze misteriose ancora giovanissimo.
La comodissima area sosta di Fussen, con ottimi servizi appena fuori dalle mura, ci permette di godere la serata in paese, dove un ennesimo castello avvolto dalle tenebre crea l'ambientazione ideale per una serata in atmosfera da Halloween, e rientrare passeggiando (al gelo) lungo le rive del fiume Forggensee.
Il 2 novembre cominciamo la risalita della Romantische Straße: seguiamo questo tortuoso e lento itinerario, visitando la Weißkirche (Chiesa Bianca), decisamente la “quintessenza del Roccocò Bavarese” come la definisce appropriatamente la guida.
Attraversiamo Landsberg am Lech, Augusta e Donauworth; ci rilassiamo in riva a un lago immersi nella quiete di un bosco autunnale intensamente rosso e arancione e ci fermiamo a Nordlingen.
Anche qui una spaziosa area sosta attrezzata appena fuori dalle mura rende la logistica eccezionalmente comoda.
Per una serie di vicissitudini (guerra dei trent’anni, carestie e peste, perdita di importanza nei secoli successivi), Nordlingen ha oggi lo stesso numero di abitanti che aveva nel 1200 e la città non ha mai avuto bisogno di espandersi oltre le proprie mura, che sono rimaste perfettamente conservate e interamente percorribili a piedi.
Entriamo dalla Baldinger Tor, porta Nord-Ovest, con la sensazione di tornare al medioevo e facciamo il giro completo della città camminando sulle mura, osservando i tetti rossi ed esplorando torri e cunicoli. Il centro è talmente piccolo che dopo un’oretta a spasso tra i suoi vicoli, si ha l’impressione di conoscere Nordlingen da sempre. Passiamo la notte nel nostro splendido "alberghetto" nel bosco.
Sabato si prosegue verso Nord, passando Wallerstein, Dinkelsbuhl, Feuchtwangen e Schillingsfurst, saltando inevitabilmente qualche paesino per questioni di tempo e fermandoci infine a Rothenburg ob der Tauber dove, come ormai d’abitudine, troviamo una comodissima area sosta attrezzata appena fuori dal centro storico!
Percorriamo parte delle mura, ricche di cunicoli perfettamente conservati che formano affascinanti labirinti da esplorare. Saliamo e scendiamo da ogni torre, cerchiamo la casa del fabbro per simpatia personale e giriamo tra le case colorate, le case a graticcio, le case con i tetti a fungo. Visitiamo la cattedrale (St Jakobskirche) e quando ci viene proprio tanto freddo andiamo a scaldarci nel (molto kitsch, molto sfavillante, molto consumistico) "villaggio di Natale": il ricco Kathe Wohlfahrt, con uno spazio adibito a museo ed uno a negozio.
Ne usciamo ore dopo completamente rintronati da luci, carillon, elfi, renne, addobbi, con qualche inevitabile pacchetto regalo tra le mani e una gran cultura sull’evoluzione negli anni di decorazioni ed alberi natalizi.
Assaggiamo le Schneeballen (palle di neve), dolce tipico simile a chiacchiere accartocciate a forma di palla, ripiene e decorate con un po’ di tutto: crema di nocciole, crema di fragole, cioccolato, zucchero, marzapane e qualunque altra cosa possa venire in mente.
Aspettiamo lo scoccare dell’ora esatta in Piazza del Mercato, per veder spuntare dalle finestre sulla facciata dell'osteria il generale Tilly e l'ex sindaco Nusch (personaggi di una leggenda del paese) e andiamo a letto presto.
La romantiche strasse proseguirebbe fino a Wurzurg, ma purtroppo è finito il tempo: domani ci aspettano 700 km e il timore di traffico da fine ponte. Ci consoliamo con il pensiero che Wurzburg confina con la foresta nera: potrà essere meta di una vacanza futura. Con un nuovo sogno a cui dedicarci, rientriamo sereni.
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