DIARIO DI VIAGGIO DI UN WEEKEND NEL MONFERRATO:
CURVE, COLLINE, MOTO E CANTINE
A Tortona lasciamo l’autostrada per raggiungere Novi Ligure. Da lì comincia il bello:
Gavi e la sua fortezza, la salita a Monterotondo (una perla sconosciuta al turismo, che non avremmo notato senza la dritta di una collega del posto), colline e vigneti, vigneti e colline, Ovada, un panino a Molare e altre curve fino ad Acqui Terme, dove ci sgranchiamo le gambe e ci bruciamo le dita alla Fontana della Bollente.
Sempre più confidenti con le morbide pieghe, risaliamo a Castel Boglione per bussare alla porta dell’agriturismo "La Collina dei Conigli" (per la precisione Relais di Lusso... i 50 anni si compiono una volta sola), dietro azzeccatissimo suggerimento di un’altra collega. Lavoro in un ufficio pieno di gente interessante.
Il cuoco, giardiniere, gestore e tuttofare (ex agente di commercio, che quattro anni fa si è licenziato per trasferirsi qui, perchè qualcuno che cambia vita esiste) accompagna il nostro risveglio con marmellate e torte fatte in casa.
Di nuovo in sella riprendiamo il piacere delle curve: Nizza Monferrato, il belvedere di Vinchio, Moasca e la panchina gigante, le cantine di Canelli, per poi dirigerci verso l’appennino Ligure; compriamo amaretti a Sassello, attraversiamo le gole del parco del Beigua e chiudiamo il giro tornando ad Ovada.
Da lì a Milano è questione di un attimo. Bisogna solo tenere a bada il tachimetro, facile ostaggio di questo poderoso motore. Resta giusto il tempo di far fare un giro sul bolide anche ai figli, altrettanto felici del loro weekend di libertà, prima di restituire la moto e chiedere quanto possa costare comprarne una ex-noleggio, così giusto per sognare.
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