DIARIO DI VIAGGIO IN CAMPER: A SPASSO IN DANIMARCA
TRA VICHINGHI, FOCHE E DUNE DI SABBIA NELLA NATURA INCANTATA DEL NORD.
5.150 km
24 giorni
3 settimane di
ferie e la voglia di puntare a Nord.
Partiamo da
Milano il 27 luglio in direzione Valle D’Aosta. Non è la strada più lineare, ma
andiamo a recuperare i bambini che soggiornano al fresco dai nonni. Con la famiglia al
completo, si parte cominciando con un paio di tranquille tappe tedesche - siamo
in ferie: non abbiamo fretta! (comode aree di sosta a Strasburgo e a
Neomunster) - prima di approdare in terra Danese. Decidiamo per un giro in
senso orario e scopriamo subito che la Danimarca è capace di regalare una
varietà di paesaggi impressionanti.
Giriamo
l’antica cittadina di Ribe in bici (di giorno) e a piedi (di sera) assistendo
ad una originalissima ronda notturna guidata da un anziano abitante del villaggio,
che ci trasmette con passione l’amore per il suo paese e le sue tradizioni (e
che impreca contro il rumore di un’auto che passa – una sola durante le due ore
di ronda – costringendolo ad alzare per un momento la voce: “sembra che oggi
abbiano tutti le gambe marce e non possano più camminare! Una volta invece…”).
Al Ribe Vikingcenter - raggiunto comodamente in bicicletta dall’attrezzatissimo,
pulitissimo, confortevolissimo Ribe Camping - assistiamo ad uno scontro tra
vichinghi e all'addestramento dei falchi, giriamo tra le tende di un mercato
vichingo, impariamo a fare il pane come i vichinghi e questi vichinghi ci
entrano già nel cuore.
Torniamo verso
ovest e decidiamo di seguire la piacevolissima strada che costeggia il Mare del
Nord fino alla punta più estrema. Prima di arrivare a Skagen il paesaggio cambia
ancora e ci regala altre sorprese.
A Klitmoller
gli inquietanti bunker, disseminati sulle spiagge, ci costringono al silenzio
in memoria degli orrori della guerra. Per contrasto poco dopo, nell'animato
porto di Hantsholm, dove i traghetti per la Norvegia per un attimo ci tentano
(ma sarà per un’altra volta!), tutti sembrano
vivacemente in arrivo o in partenza.
All'acquario
di Hirtshals dedichiamo una giornata intera: è una esperienza interattiva dove
i pesci non solo si guardano, ma si annusano e si toccano! I bambini giocano ad
accarezzare granchi e sogliole e noi scopriamo il piacere di visitare mostre e
attrazioni dimenticandoci di loro per qualche ora.
Ricaricati,
ripartiamo per altre avventure:
Ci travestiamo
da tuareg (con fazzoletti attorno a naso e bocca per proteggerci da una
violenta tempesta di sabbia e vento) per scalare il Rubjerg Knude, la duna di
sabbia più alta della Danimarca con uno scenografico faro semi sommerso sulla
sommità.
Nella rotta
verso sud, questa volta sulla costa est, la prima tappa è a Randers, dove ci
avventuriamo all’interno di tre cupole (Randers Regnskov Park) nelle quali sono
stati ricreati molto fedelmente ambienti tropicali (foresta amazzonica, foresta
tropicale asiatica e africana) dove si cammina su ponti sospesi tra gli alberi
fianco a fianco con scimmie e uccelli di ogni colore, lungo piattaforme su
fiumi infestati da coccodrilli e dentro grotte piene di pipistrelli che ci
sfiorano la testa. Non eravamo venuti in Danimarca per vedere animali
tropicali, ma suggeriamo a chiunque passi da queste parti di non lasciarsi
sfuggire un'esperienza così coinvolgente.
Giriamo Copenaghen in lungo e in
largo in bicicletta, sentendoci sempre più danesi, tanto che, arrivati in cima
ai 404 gradini della scala a chiocciola della Vor Frelsess Kirke, ci rendiamo
conto di non aver legato le bici.. torniamo giù con un po’ di comprensibile ansia
milanese, ma ritroviamo 4 bici, 4 caschi appesi ai manubri, 4 sacche porta
bagagli con 4 k-way, occhiali da sole e anche la macchina fotografica che Nadia aveva lasciato in una borsa.. questa leggerezza di pensiero per me è la
vera libertà.
Un’ultima visita storica ai 3
ricchi piani del castello di Hillerod e poi un finale di vacanza da relax
sull’isola di Mon:
il campeggio Ulvshale Strand, direttamente sul mare, è
talmente tranquillo e piacevole che ci restiamo fino alla fine dei giorni
danesi.
Il traghetto
da Rodby ci riporta molto rapidamente (imbarco in tempo record di 5 minuti!) in
Germania a Puttgarden. Una piccola deviazione verso il confine con la Francia
ci permette un tuffo a St Giphlon nelle acque decisamente più tiepide del Lago
di Losanna per riacclimatarci.
Viziati dal
pieno di natura e di spazi immensi, decidiamo di passare l'ultima notte sul
passo del Gran San Bernardo, brindando a questa memorabile vacanza
nell’"Enoteca più alta d’Europa” (Enoteca EnoEtica a 2208m), dove un
simpaticissimo e competentissimo gestore ci accompagna alla scoperta di vini
locali e formaggi d'alpeggio rigorosamente a km zero, equo solidali e
soprattutto buonissimi. Salute a tutti!
5150 km
81 h 30 min. di
guida
24 splendidi
giorni
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