DIARIO DI VIAGGIO IN CAMPER: NEVE, GUGLIE, BOSCHI, PRATI E CANALONI ATTORNO AL GRIGNONE
Scuole agli sgoccioli, verifiche finite, questo weekend
pare nessuno debba studiare! Dato lo straordinario evento, alle 13:30
preleviamo i ragazzi fuori da scuola e partiamo verso la Valsassina, direzione
Esino Lario.
Arrivati al Passo del Cainallo non fatichiamo a trovare un posticino con bella vista per passare la notte e uno squisito piatto di pizzoccheri per festeggiare la quasi-fine dell’anno scolastico.
La sveglia suona alle 6:00 e alle 7:00 abbiamo smaniosi scarponi ai piedi. Un morbido sentiero attraverso il bosco di faggi ci accompagna al Rifugio Bonegani.
Da lì la salita lungo i nevai del versante nord (con una micidiale pendenza a 45 gradi), fino alla cresta che porta in vetta al Grignone, sembra una surreale escursione invernale con clima estivo.


Panini e caffè al rifugio Brioschi a 2410m ci permettono di riprendere fiato e ammirare il panorama: la giornata è splendida e l’aria limpida; il bivacco Ferrario sembra a due passi, il Lago di Lecco ai nostri piedi e in lontananza si distingue addirittura l’affilata punta del Cervino!

Rigenerati, percorriamo il tratto iniziale della traversata alta al bivacco Merlini e quindi la discesa lungo lo scivoloso ghiaione verso il Rifugio Elisa, avvistando una decina di agilissimi camosci che si fiondano come schegge giù dai pendii.


Risaliamo il ripidissimo ma divertente canalone
attrezzato della Val Cassina, raggiungendo il rifugio Bietti tra prati e
guglie, e dopo un’ultima traversata alla Bocchetta di Prada, con la sua
scenografica porta, ci resta solo discesa.

Rientriamo al camper alle 16:00,
chiudendo un giro di una straordinaria bellezza e varietà di paesaggi:
un’inesauribile alternanza di neve, prati, rocce, boschi, pietraie, creste,
vette e canaloni in 20 km e 1600 m di dislivello a spasso attorno al Grignone a
un’ora da casa. Anche i mini-weekend danno grandi-soddisfazioni.

Arrivati al Passo del Cainallo non fatichiamo a trovare un posticino con bella vista per passare la notte e uno squisito piatto di pizzoccheri per festeggiare la quasi-fine dell’anno scolastico.
La sveglia suona alle 6:00 e alle 7:00 abbiamo smaniosi scarponi ai piedi. Un morbido sentiero attraverso il bosco di faggi ci accompagna al Rifugio Bonegani.
Da lì la salita lungo i nevai del versante nord (con una micidiale pendenza a 45 gradi), fino alla cresta che porta in vetta al Grignone, sembra una surreale escursione invernale con clima estivo.
Panini e caffè al rifugio Brioschi a 2410m ci permettono di riprendere fiato e ammirare il panorama: la giornata è splendida e l’aria limpida; il bivacco Ferrario sembra a due passi, il Lago di Lecco ai nostri piedi e in lontananza si distingue addirittura l’affilata punta del Cervino!
Rigenerati, percorriamo il tratto iniziale della traversata alta al bivacco Merlini e quindi la discesa lungo lo scivoloso ghiaione verso il Rifugio Elisa, avvistando una decina di agilissimi camosci che si fiondano come schegge giù dai pendii.
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