DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

I NOSTRI DIARI DI VIAGGIO IN CAMPER

Tra strade sconnesse e natura alla riscossa, sogniamo i nomadi, inseguiamo le renne e cavalchiamo le onde. Una doccia sotto le stelle, l'immensità da contemplare e la bussola puntata verso le emozioni per non perdere la retta via.

sabato 15 maggio 2021

GARGANO - MAGGIO 2021

 


IN CAMPER IN PUGLIA: 

GARGANO, TRA MARE, ROCCE E FORESTE NELLA QUIETE DI MAGGIO


Un’eccezionale settimana di ferie fuori stagione e l’Italia finalmente quasi tutta gialla: il meteo ci suggerisce di puntare a sud e sabato pomeriggio siamo di nuovo in strada dopo tanto, troppo tempo. 
Arriviamo a Cattolica per l’ora di cena e ne approfittiamo per lasciare l’autostrada e dirigerci verso l’area sosta camper di Gradara a due passi dal castello: ci godiamo il borgo storico, il tramonto oltre le mura e una pizza squisita.
 
Al mattino mi sveglio con la sorpresa di una torta mele e cioccolato decorata a cuore fatta da Nadia, che oltre al tempo per l’università, gli amici, lo sport, i viaggi.. trova anche il tempo per farmi una torta per la festa della mamma, mentre Carlo mi regala baci e abbracci. Sono raggiante, appagata. Mi stampo in mente questo istante magico. 

Domenica in viaggio comincio a chiamare un po’ di campeggi del Gragano e scopriamo che sono quasi tutti chiusi: la Puglia è ancora arancione; passerà in zona gialla lunedì. Dettaglio che ci era sfuggito ... 



Ci fermiamo in Molise a passeggiare e dormire sul lungomare di Termoli, pronti a passare il confine regionale di primo mattino: abbiamo fretta di raggiungere una linea wifi in tempo per la DAD di Carlo. 

L’area sosta camper “Lido Azzurro” direttamente sulla spiaggia di Calenella, tra Rodi Garganico e Peschici, è la prima soluzione che troviamo e ci offre tutto quello che serve: corrente, wifi, doccia calda, lavelli per i piatti e splendida vista mare. 

Sistemiamo sdraio e tavolino e ci corichiamo al sole. Vincolati dalle lezioni online, siamo partiti con le migliori intenzioni di una vacanza di assoluto relax, immensamente felici che i figli ci abbiamo voluto seguire.



Una pedalata a Rodi Garganico ci permette di riempire gli zaini di vere mozzarelle, pomodori che sanno di pomodoro, olio che sa di olive, taralli di tutti i gusti, frutta, marmellate... carichi come asini soffriamo un po’ i 200m di dislivello che ci toccano per tornare al camper, appesantiti dai 32 gradi con il sole a picco. In spiaggia però si sta benissimo e ci restiamo, tra tuffi e passeggiate, fino al tramonto. 
Sembra piena estate senza la ressa dell’estate. La spiaggia è tutta per noi, neanche un ombrellone a perdita d’occhio! 

 







Perfino l’area sosta è tutta per noi: doppi lavelli, un bagno decisamente panoramico, una luminosa “sala da pranzo” all’ombra degli ulivi e il rumore delle onde a cullarci. Che sogno le vacanze fuori stagione! 

Martedì puntiamo le bici verso Peschici. 250m di dislivello anche in quella direzione, ma anche in quella direzione troviamo scorci sul mare azzurro, le case bianche da cartolina, la terrazza panoramica e un fenomenale gelato dai gusti più disparati: fichi d’india, ricotta, noci di Vico, mascarpone.. 

Spensieratamente senza timore di traffico né di parcheggio, ci spostiamo a Rodi Garganico per una cena al porto. Il cuoco-pescatore ci suggerisce troccoli cozze e polpo, prepara una ricca grigliata di pesce pescato il mattino stesso e si intrattiene a lungo con noi, invitandoci persino a dormire di fronte al suo ristorante. Dato il coprifuoco delle 22:00 e la bassa stagione siamo gli unici ospiti a cena e veniamo decisamente coccolati.

Un temporale rinfresca l’aria e mercoledì puntiamo all’interno: la Foresta Umbra è una sorprendente scoperta. Immensa, fitta, verdissima. Sembra di essere ad anni luce dal mare. La immaginavamo pianeggiante almeno nella zona centrale, ma ci sbagliavamo di grosso: ricca di una fitta vegetazione, faggi altissimi e una ben tenuta rete di sentieri e sterrate, pedaliamo per 35km e 790m dislivello, compiendo solo un piccolissimo giro nel cuore della foresta. 

Se avessimo più tempo, ci sarebbe ancora molto da esplorare. Nei pressi del centro visitatori si pedala tra daini, mucche e specchi d’acqua in un ambiente da favola.
 
 
Questo assaggio di bosco risveglia la voglia di montagna. Leggiamo su internet di una falesia dalle parti di Mattinata (Falesia Ripe Rosse), ma troviamo solo una descrizione veramente approssimativa dell’avvicinamento, che oltretutto risale al 2017: “Lungo la SS89, a 10 km da Mattinata, si trova un’area sosta sulla destra e si prende la sterrata sulla sinistra”. Chiamiamo l’ufficio turistico, ma non ne hanno mai sentito parlare. 

Non ci lasciamo scoraggiare: percorriamo più volte avanti e indietro la SS89 in un raggio di una ventina di km attorno a Mattinata, accostando infine in un piccolissimo slargo a bordo strada, appena appena sufficiente per farci stare il camper, con il porta bici ripiegato. Che sia questa “l’area di sosta”?? e ci incamminiamo sulla sinistra. 
Saliamo, scendiamo, scrutiamo le pareti con il cannocchiale alla ricerca di spit o catene che non troviamo, fino a quando incrociamo un signore intento a raccogliere sassi (il mondo è pieno di gente strana.. ma gentile!): ricorda che un tempo, su un versante verso ovest, arrivavano arrampicatori, ma teme che la falesia sia poi stata chiusa in seguito alla caduta di alcuni grossi massi. Ci indica le reti di contenimento messe di recente proprio per permettere la riapertura almeno della strada. Provo a proporre di ripiegare sulla spiaggia di Mattinata: saremmo ancora in tempo a goderci qualche ora di sole e relax, ma la mia proposta non viene accolta: “Fidati: cammina, cammina che prima o poi un pezzo di roccia si trova”. 

 

Aggirando il colle e scendendo verso valle, ci appare improvvisamente un’altra paretina, che prima risultava nascosta, in quanto ai nostri piedi. Spit e catene luccicano invitanti indicando una serie di vie. L’abbiamo trovata! e ci restiamo fino a quando cala il sole e il coprifuoco ci suggerisce di rientrare alla base. 




Ancora un giorno di mare, di onde, di passeggiate in spiaggia, di pranzi all’aperto, di sdraio e di caffè vista orizzonte. Quiete e serenità.
 

Spezziamo il rientro con una tappa nelle Marche (a Marina Palmense) per mantenere i ritmi soft della vacanza, evitando un tappone impegnativo. 
Domenica veniamo accolti da una Milano decisamente autunnale: freddo, vento e pioggia stonano con i costumi da bagno appesi ad asciugare. “Rimettiamo sul camper l’attrezzatura invernale o sarà comunque ora di lasciare quella estiva?” I veri dilemmi della vita.






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